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Relazione annuale 23 novembre 2019

Relazione annuale 23 novembre 2019

È passato un anno da quando un gruppo di amici e allievi del professor Giancarlo Berni ha costituito, col supporto della famiglia, l’Associazione che ho l’onore di presiedere e che oggi si appresta alla sua prima assemblea generale.

Nell’anno trascorso, il tentativo di tenere vivi la memoria e l’insegnamento del professore ha richiesto tempo e impegno.

Quel che ha mosso le nostre azioni è stata la ricerca di un’identità e di una conseguente visibilità tra le tante associazioni mediche. Ci siamo posti come un laboratorio di idee al servizio della comunità medica e ci siamo occupati di problemi emergenti relativi alla professione. Abbiamo già organizzato quattro convegni e due si svolgeranno nei prossimi trenta giorni. Quindi chiudiamo questo primo anno con un bilancio di sei eventi. 

Grazie al finanziamento dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, abbiamo bandito due borse di studio alla memoria del professor Berni che saranno assegnate nei primi mesi del 2020. Abbiamo anche sponsorizzato un premio di laurea per la specializzazione in Medicina Generale. 

Di tutto questo trovate notizia sul sito dell’associazione che vi invitiamo a frequentare. 

Il nostro capitale sono i cinquantanove iscritti dai quali ci aspettiamo sostegno e partecipazione nelle nostre prossime iniziative.

Il prossimo convegno, annunciato per il 30 novembre, tratterà de Le false notizie in medicina e si terrà presso la Misericordia di Sesto Fiorentino. Il tema, caro al professor Berni, è purtroppo sempre più attuale. Siamo bombardati dalle informazioni. Affoghiamo nelle notizie. I media ci comunicano di tutto. E spesso una stessa notizia, presentata in modo diverso, acquista, per i consumatori, significati discordanti. Il grigio diventa nero o bianco con grande facilità.

Di fronte a informazioni attinenti al proprio settore professionale è più facile rendersi conto della superficialità e dell’incompletezza della comunicazione, spesso ripresa acriticamente da altre fonti. Mi domando se la stessa imprecisione e superficialità d’informazione sia presente in altri settori: mi riferisco alla politica, alla cronaca, alla sicurezza, a tutti i problemi e gli avvenimenti che ci toccano quotidianamente. Questa superficialità sembra ormai far parte di ogni settore della nostra cultura contemporanea, dove tutto è condizionato dal raggiungimento di un risultato e dove l’obiettivo primario è conquistare il consenso. Il politico cerca il voto, l’industria e il commercio la vendita, l’intellettuale la diffusione della propria immagine e delle proprie idee. Quel che una volta si chiamava genericamente ‘pubblicità’, perché si limitava a prodotti commerciali, oggi si chiama ‘comunicazione’ perché coinvolge ogni settore della società. Anche quello della salute.

Nel 2018, in Italia, sono stati investiti nel mercato dell’advertising circa otto miliardi di euro, mentre in Gran Bretagna e in Francia, allineati ai valori europei, è stato investito il doppio.

Ora in tema di salute non si scherza.

Come si può dar credito alle notizie, non solo della rete ma anche dei programmi televisivi o della stampa, quando ci raccontano che evitando i carboidrati la nostra vita migliorerà in qualità e in durata? Oppure che il cancro si cura con il “metodo Di Bella” o con le cellule staminali?

La nostra associazione ha una vocazione educazionale, si propone come bacino di raccolta di proposte, informazioni e necessità per favorirne il confronto dialettico e la diffusione. 

Il primo obiettivo è stato l’incontro fra operatori e decisori.

L’esperienza dell’anno trascorso ci ha fatto capire come questo obiettivo sia importante per coloro che non hanno voce. Nei nostri convegni hanno espresso la loro opinione non solo gli oratori dal palco: tutta la platea – composta di professionisti, formati o in formazione – ha potuto formulare domande e proposte. 

Il sito dell’associazione è aperto alle informazioni di carattere sanitario e si pone come filtro alle notizie distorte provenienti dal mondo della ‘comunicazione’. È aperto a chiunque, particolarmente a coloro che non hanno voce e hanno bisogno di chiarimenti.

Questo tipo di approccio è alla base di una scelta operativa che caratterizzerà l’attività del  prossimo anno attraverso convegni divulgativi, da realizzare in collaborazione con le associazione dei pazienti in uno spirito di servizio verso le fasce più deboli della popolazione. Dare informazioni precise rappresenta un servizio a tutta la società, nella speranza che anche i decisori possano valersi delle nostre proposte.

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